• SUBSONICA LIVE A SOGLIANO!
    pubblicato il 06 Agosto 2012

    (fonte www.nqnews.it)

    I SUBSONICA FANNO FESTA A SOGLIANO

    La band torinese in concerto domani sera: quintultima tappa del tour estivo prima di fermarsi per creare il prossimo album

    Rimini E’ ancora tempo di grande musica a Sogliano. Una manciata di giorni dopo il concerto di Franco Battiato, domani sul palco del borgo romagnolo arrivano Samuel, Boosta, C-Max, Ninja e Bass Vicio. In una parola, i Subsonica. La band torinese fa tappa a Sogliano per il quintultimo concerto del tour estivo che l’ha vista esibirsi in tutta Italia e che chiuderà di fatto l’Istantanee Tour, progetto live che da due anni la porta giro per il mondo. Ma prima di staccare un po’ la spina con i concerti, sulla loro pagina Facebook invitano tutti a Sogliano… in dialetto romagnolo.

    Max Casacci, come fa un gruppo torinese doc a conoscere così bene il dialetto riminese?

    Rimini è una componente della nostra storia – spiega il co-fondatore, primo produttore e chitarrista del gruppo -. Ci riporta agli esordi, al primissimo concerto in un grande locale come lo Slego, dove abbiamo iniziato ad intrecciare relazioni e abbiamo conosciuto Mirco Veronesi, tuttora nostro direttore di produzione. Poi gli anni dei concerti al Velvet… E’ lui il responsabile di tutte le meraviglie che accadono sul palco, è lui che fa girare quella complicata macchina e la famiglia di tecnici che girano intorno a noi. Ed è lui, lo ammetto, ad aver scritto l’invito al concerto in romagnolo. Un pezzo di questa terra è sempre con noi”.

    Altri 5 concerti, poi uno stop annunciato. Motivo?

    “Dall’uscita di Eden, due anni fa, non abbiamo mai smesso di fare concerti, che nel tempo hanno preso forme diverse. Dalle presentazioni dell’album nei palazzetti, al tour europeo, dalla tournée acustica ai dj-set elettronici, fino alla celebrazione dei 15 anni del primo album con gli stessi strumenti di allora. Insomma, abbiamo suonato dal vivo da Los Angeles a Pechino, per citare i punti più lontani tra loro. Dunque, è arrivato il momento di lasciare un po’ il palco e di lavorare al nuovo album. Di idee ce ne sono, ora serve il tempo per metterle in pratica”.

    E a Sogliano cosa proponete?

    “La summa di tutto questo. Una sorta di festa di compleanno. Tant’è che il concerto inizia al buio, con la registrazione degli auguri che ci hanno inviato su una base di musica elettronica, fino all’inizio del primo brano”.

    Quindici anni dal primo Subsonica. Quanto è cambiato?

    “E’ cambiato tutto più volte: scenari, obiettivi… una mutazione progressiva, sempre in crescendo. Ma senza avvertire lo scalino. Lo abbiamo fatto misurando i passi senza mai perdere il senso della realtà e la consapevolezza della fortuna che abbiamo. Nel primo periodo era tutto piccolo, poi si sono aperti grandi scenari. Dopo il concerto a Pechino, eravamo al ristorante e ripensavamo proprio a quando eravamo un gruppo di musicisti senza pregresso al ristorante cinese di via San Massimo a Torino. Chi l’avrebbe mai pensato…!”.

    Il sociale come tema portante non vi ha comunque mai abbandonato.

    “No, certo. Anche in questo tour proponiamo vari brani da Sole silenzioso scritto dopo i fatti del G8 di Genova, a Corpo a corpo, fino a Piombo che abbiamo scritto per Saviano. Scelte stilistiche (in questo live prediligeremo suoni più dub e jamaicani per fare ballare) e anche di concetto. In questa fase delicata per il Paese, con un drammatico scenario di crisi, le persone sanno tirare fuori energie sotterranee, valori di autenticità. Si abbassano le soglie dell’effimero e si è più attratti dalla sostanza. Anche il nuovo album che nascerà andrà in questa direzione”.

    Musicisti italiani che fanno musica italiana fuori dai cliché. Vi considerate ancora fuori dagli schemi?

    “Lo siamo sempre stati, perché non abbiamo mai pensato di fare musica italiana. E anche ora ci rifacciamo ad album sempre meno cantati e più eletronici. Abbiamo scelto l’italiano come lingua perché volevamo evitare incomprensioni e mascheramenti”.

    E i Subsonica restano inconfondibili. Ma nella vostra carriera ci sono anche parecchie collaborazioni prestigiose. Dagli albori con Antonella Ruggiero, fino a Battiato. Com’è nata la collaborazione con il maestro?

    “E’ nata nel 2005 ed è stato lui a sceglierci come unica band italiana in un suo progetto. Abbiamo cantato insieme Tu che sei nata, uno dei suoi primi brani. Dopo anni abbiamo reinterpretato Up patriots to arms che è entrata nelle nostre scalette. Insomma, ci siamo scelti a vicenda. C’è grande stima reciproca”.